Cina: lo zoo sotto accusa per aver tinto dei cani di nero e bianco per l’esposizione “panda”
- I visitatori dello Zoo di Taizhou sono rimasti delusi quando hanno scoperto che i cosiddetti "cani panda" erano in realtà chow chow tinti.
- Lo zoo ha difeso l'esibizione affermando di non aver fornito informazioni false.
Lo scandalo dei “panda cani”
Lo Zoo di Taizhou, nella provincia cinese di Jiangsu, è stato criticato per aver esposto cani chow chow tinti di nero e bianco per somigliare ai panda. I visitatori hanno pagato un biglietto di 20 yuan (circa £2.22) per vedere questa nuova attrazione inaugurata il 1° maggio. Tuttavia, molti si sono sentiti delusi e ingannati quando hanno scoperto la realtà.
Taizhou Zoo in Jiangsu Province dyed two chow chow puppies black and white and promoted them as so-called “panda dogs.” pic.twitter.com/Jo7q1dBzZJ
— Shanghai Daily (@shanghaidaily) May 5, 2024
Reazioni e difese
Un impiegato dello zoo ha negato le accuse di pubblicità ingannevole, sostenendo che l'attrazione non prevedeva costi aggiuntivi e che la descrizione era accurata. Ha inoltre affermato: “Questo è solo un nuovo spettacolo che offriamo ai visitatori. Non stiamo ingannando nessuno”. Un portavoce ha difeso ulteriormente la pratica, paragonandola alla tintura dei capelli, affermando che una tintura naturale è utilizzabile sui cani con pelo lungo.
Controversie passate
Non è la prima volta che uno zoo cinese è coinvolto in un caso simile. Nel 2023, lo Zoo di Hangzhou ha dovuto smentire le accuse che i suoi orsi fossero persone in costume. Un video di un orso malese di nome Angela, in cui camminava sulle zampe posteriori, aveva sollevato sospetti che si trattasse di un essere umano mascherato.
Nel 2010, un parco a Zhengzhou aveva tentato di attrarre i visitatori esponendo dei chow chow tinti per sembrare panda e un golden retriever tinto per assomigliare a una tigre.
Nonostante le spiegazioni fornite, molti visitatori continuano a sentirsi traditi dall’esibizione dei “panda cani”. Questi incidenti evidenziano la necessità di una maggiore trasparenza da parte degli zoo e di una corretta informazione per il pubblico.