Ecco i 5 pesci che non si devono mangiare
Il pesce fa molto bene alla salute e i nutrizionisti consigliano di mangiarlo addirittura due volte alla settimana. Ma attenzione, non tutte le specie sono consigliate.
A ben vedere, alcuni pesci possono essere dannosi per l'organismo, soprattutto per le persone a rischio come le donne in gravidanza. Altri sono semplicemente minacciati di estinzione. Ecco le cinque specie di pesci da evitare.
SPADONE
In generale, si consiglia di evitare i pesci predatori. Questi pesci di grandi dimensioni sono spesso ricchi di mercurio perché mangiano a loro volta altri pesci piccoli contaminati da mercurio. È il caso del pesce spada, la cui carne può ricordare quella del tonno. Sono da preferire le sardine, le sogliole o le trote, che presentano i livelli più bassi di mercurio.
TONNO ROSSO
Negli oceani Pacifico e Atlantico, il tonno rosso è a rischio di estinzione. È nota per la sua carne particolarmente grassa. Ma anche il tonno bianco è altrettanto buono e si presta a un ottimo sushi.
SALMONE D'ALLEVAMENTO
I pesci d'allevamento sono spesso allevati in cattive condizioni. Vengono nutriti con grassi lavorati per farli crescere più velocemente. Inoltre, durante la crescita ricevono molti antibiotici. Si consiglia quindi di rivolgersi al salmone dell'Alaska, che è solo selvaggio.
IL ROUSSETTO
È uno degli squali più piccoli e vive sia nel Mediterraneo che nell'Oceano Atlantico. Il gattuccio è molto utilizzato nella cucina spagnola. Tuttavia, a causa delle sue dimensioni, accumula molto cadmio e mercurio, noti per essere dannosi per l'organismo. È più salutare evitare di mangiarli.
L'ANGUILLA
Le anguille sono pesci deliziosi. Ma essendo molto grassa, accumula PCB (policlorobifenili) e metilmercurio, due componenti dannosi per la salute. Per questo motivo, si raccomanda di limitare il consumo di alcuni pesci d'acqua dolce come l'anguilla a una volta ogni due mesi.